Scelti per voi

martedì 6 agosto 2024

Proibito leggere, Alan Gratz, Mondadori

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Adatto per: Ragazzi (8 - 13) · Giovani adulti (14 - 17) · Adulti (18+)

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Amy Anne ha 9 anni, ed è una ragazzina che raramente dice la sua e obbedisce sempre ai suoi genitori, nonostante spesso le loro decisioni siano (ingiustamente) a favore delle sorelle minori, Angelina e Alexis. É una super appassionata di libri, e quando “Fuga al museo” (il suo libro preferito) ed altri libri vengono fatti bandire dalla biblioteca scolastica, lei vorrebbe sprofondare. La mamma di un suo compagno, infatti, riteneva che alcuni libri non fossero adatti a bambini della loro età, ad esempio pensava che “Fuga al museo” insegnasse ai bambini a rubare e a mentire. Così, con la sua migliore amica Rebecca e Danny, Amy Anne inizia a leggere tutti i libri banditi che riesce a recuperare. Col tempo, però, altri ragazzini iniziano a chiedere loro i libri banditi che sono riusciti a recuperare, così Amy, Rebecca e Danny fondano una vera e propria biblioteca dei libri banditi, la BLB. Riusciranno insieme alla signora Jones a riportare i libri proibiti sugli scaffali della biblioteca?

ETÀ CONSIGLIATA: 10+

COMMENTO:

Questo libro mi ha emozionato dall’inizio alla fine. Mi sono sentita parte della storia per tutto il tempo, come se anch’io fossi un personaggio di essa. Ciò mi ha portato a ridere ed esultare nei momenti gioiosi e di festa e a rattristarmi nei momenti di sconforto. Mi sono immedesimata a tal punto che ad un certo punto mi sono persino messa a piangere, e vi assicuro che non scherzo (ma devo anche ammettere che mi capita non di rado). Leggendo questo libro vi accorgerete che Amy Anne è un po’ come un’eroina, e qui vorrei mostrarvi un altro aspetto per il quale mi è piaciuto questo libro. Solitamente nei libri nei quali ci sono degli eroi, questi ultimi hanno super poteri o vivono avventure incredibili, tra scontri con mostri e battaglie sanguinose. Questo invece, è uno di quelli che ti mostrano che possiamo essere paladini della giustizia anche nella nostra vita di tutti i giorni, persino a scuola, il luogo più comune per noi bambini e ragazzi. Mi ha fatto capire anche che non è necessario attraversare mari e monti per mostrare a tutti ciò che secondo noi è giusto, ma basta semplicemente dire la nostra opinione. (Federica.M)